I primi studi riguardanti l’utilizzo degli animali come coadiuvanti nelle terapie mediche risalgono al 1792 quando uno psicologo in Inghilterra utilizzò per i suoi pazienti ammalati di mente gli animali,lo scopo era di potenziarne l’autocontrollo e lo scambio affettivo.
La Pet-Therapy nasce ufficialmente in America con il neuropsichiatria infantile Boris Levinson nel 1970 egli si accorse che le sedute con i piccoli ammalati era agevolata se era presente il suo cane.
Grazie alla presenza del cane i pazienti erano più disponibili e partecipavano attivamente alle cure che li avrebbero portati alla guarigione.
La Pet-Therapy oggi è utilizzata in molti campi, non solo con i cani ma anche con gatti,cavalli,asini,delfini,pesci,uccelli,criceti e conigli. Vengono aiutati bambini ed adulti con problemi fisici e psichici,naturalmente ogni animale ha la propria funzione in base al problema del paziente. Per esempio alcuni animali vengono semplicemente accuditi ed il paziente trova vantaggio avendone cura,altri interagiscono in modo più profondo formando un legame molto forte che aiuta ad affrontare e capire la realtà o a superare problemi fisici.
Per poter avere un cane che è autorizzato a “lavorare” in questo campo ci sono dei veri e propri corsi,che preparano l’allievo per meglio affrontare le persone con gravi problemi,i cani dovranno lasciarsi accarezzare o spazzolare e partecipare a semplici giochi che aiutano il paziente sia a livello fisico che psichico.
Anche il bearded collie se abituato fin da piccolo a frequentare luoghi e persone diverse per il suo carattere esuberante e festoso può essere una razza ideale per la Pet-Therapy.
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